Banda Riciclante arriva ai 300 scalini

Grazie al sostegno di Conad  e di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna , i laboratori di Banda Riciclante sono arrivati anche Ai 300 scalini, la nostra base sui colli bolognesi.

Sono state giornate intense, che hanno visto lo spazio animarsi con la vivacità dei ragazzi. Nove appuntamenti ricchi di attività tra agosto e settembre 2020. Clorofilla, la nuova supereroina della Banda esperta di giardinaggio, ha voluto raccontarcele con queste righe poetiche.

Buona lettura!


La città dei piccoli

Autisti, giardinieri, artigiani, artisti, musicisti e bambini di tutta la città. Ed ecco la squadra scatenata che abita i 300 da quest’estate. Dai quartieri periferici alla collina. La banda riciclante e il giardino parlante. Niente di più per costruire una dolce sinfonia di mestieri e creatività. Formazione e risate. Piante e artefatti. Un palcoscenico di storie di vita.

Arrivano tutti la mattina assonnati, timidi e silenziosi. Ma basta entrare in questo mondo scalpitante per accorgersi di non poter sprecare neanche un attimo di conoscenza. Non quella scolastica, gerarchica e diligente. Ma il sapere che si produce insieme attraverso un gioco con l’ambiente. Perché questo non è inerte, non è un contenitore, non è lo sfondo: questo mondo è un giardino in movimento, è il nostro formatore per eccellenza, il manuale da imparare, il libro didattico da esplorare.

Sotto la quercia si costruisce con l’argilla. Ci si sporca e si dà forma alla materia. Ognuno imprime la sua soggettività, perché anche – e soprattutto – quando si è piccoli l’omologazione non ha senso. Dalla quercia parte il passaggio segreto che sventra il boschetto magico della perdizione. Per un attimo ci si disorienta. Il mistero alletta l’animo curioso di questi piccoli artigiani, stimola il loro immaginario e li porta in luoghi lontani. Ma alla fine del sentiero si incontra il chioschetto del bar. E così sembra rientrare tutto alla normalità. Ma non è così, qui si costruiscono marionette con materiali riciclati. Oggetti quotidiani decontestualizzati. Scorie da buttare rivitalizzate. Assemblage dadaisti. Pensieri illogici e immagini in libertà. Come gli strumenti musicali che vengono costruiti sul palcoscenico. Residui quotidiani gridano melodie. Posate, latte, pentole, palloncini, chicchi di miglio, bacchette di legno. Concatenazioni improbabili, sonorità variabili. Ready made e ritmi adrenalinici. Infine al vivaietto si pianta, si annaffia, si dà la caccia agli intrusi, si raccolgono i semi dai fiori e si assaporano gli aromi. Si inseguono i fiori con gli insetti e si curano le ferite delle spine con l’aloe. Piccoli giardinieri si confondono tra le infiorescenze di un labirinto animato. Un viaggio botanico ed esploratori attenti.

Questi bimbi conoscono gli interstizi del luogo che non conosce nessun altro. Vagabondano trasformando. Costruiscono abitando. Imparano partecipando. Un teatro della contingenza e improvvisazioni di conoscenza.

Clorofilla (alias Caroline Moccia)

Le attività dell’estate 2020 ai 300 scalini sono state realizzate grazie a Conad e grazie al sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

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